Basilica di Saint Sernin a Tolosa
La Basilica di Saint Sernin a Tolosa è una tappa importante verso Compostela. È dedicata a San Saturnino (o Sernin), vescovo di Tolosa nel III secolo.
Una prima basilica fu costruita nel V secolo. Di fronte al suo degrado e all'afflusso di pellegrini, si decise di costruirne uno nuovo nell'XI secolo. I lavori iniziarono nel 1078 sotto l'egida dell'architetto Raymond Gayrard.
Papa Urbano II consacrò il coro nel 1096. Il tutto fu quasi terminato nel 1118. La cronologia della costruzione è riconducibile all'utilizzo di pietra e mattoni. La pietra prevale sul mattone fino alle tribune.
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Il mattone sgranocchia a terra per portarlo completamente nelle parti superiori della navata. La pietra quindi domina nelle parti più antiche, ovvero l'abside e i portali del transetto. Le parti superiori del coro e le gallerie del transetto sono un po 'più recenti (fine XI secolo). La navata centrale e le navate laterali risalgono all'inizio del XII secolo. Sono infine successive le parti dominate dal laterizio: sono principalmente le volte della navata (inizi del XIV secolo).
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La navata è lunga 115 metri. È composta da 5 navi e la sua nave principale è larga 8 metri. La navata centrale ha gallerie sulle navate laterali. L'altezza della volta semicircolare è di 21 metri. Copre la navata e il transetto mediante contrafforti laterali costituiti da volte a quarto di cerchio disposte sopra le gradinate.
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I grandi organi della basilica di Saint-Sernin, rinomata in tutto il mondo, furono completati nel 1889 dalla casa Aristide Cavaillé-Coll. Inaugurato il 3 aprile 1889 da Alexandre Guilmant, lo strumento ha cinquantaquattro registri distribuiti su tre tastiere e una pedaliera (cioè esattamente 3.458 canne). Molte canne provengono dall'organo precedente, costruito da Daublaine e Callinet.
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Gli stalli dei canonici furono installati tra il 1670 e il 1676 vicino al coro.
In origine, occupavano una posizione che si estendeva fino al pilastro dove si trova il pulpito. In questo luogo sorgeva un tramezzo che delimitava il coro dei canonici, distrutto nel 1808.
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Fu dal 1258 che l'intera cripta fu riqualificata: un grande baldacchino in pietra, in stile gotico, una sorta di torre esagonale che si erge alta nell'abside, ospita oggi il sarcofago di San Saturnino. Questo sarcofago fu inserito nel 1283 in un "grande santuario a forma di chiesa"
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Vicino al coro, la volta è decorata con gli stemmi degli arcivescovi di Tolosa, dei cardinali di Avignone e al centro quelli dei papi Giovanni XXII (1316-1334) e Benedetto XII (1334-1342). Questi stemmi significano indubbiamente fedeltà alla Santa Sede nonostante la sua installazione ad Avignone.